Scambiatore a piastre saldate futuro protagonista




Alla fine degli anni '80 una ricerca di mercato Frost & Sullivan preconizzò un posto di rilievo nell'ambito dello scambio termico ad apparecchiature "ibride" una via di mezzo tra lo scambiatore a piastre tradizionale con le guarnizioni e lo scambiatore a fascio tubiero, che unissero l'efficienza delle piastre alla solidità del mantello che racchiude gli elementi tubolari.
Lo scambiatore PSHE Plate Shell Heat Exchanger a piastre saldate ispezionabili rappresenta il classico esempio di apparecchiatura "ibrida" unendo i vantaggi del piastre (alta efficienza) a quelli del fascio tubiero (elevata pressione di esercizio).
La forma circolare distribuisce in maniera uniforme lo stress, garantendo una migliore performance all'affaticamento termico e meccanico
Il funzionamento si basa sul principio dello scambiatore a piastre tradizionale, con la corrugazione che crea i canali di passaggio in controcorrente con un setto divisorio per direzionare i flussi.
Essendo uno scambiatore compatto ha avuto larga diffusione sugli impianti offshore nel trattamento del crude oil sulle FPSO,condensatore/riscaldatore di propilene negli impianti LPG,condensatore di ammoniaca etc.

Ma la maggior diffusione si è avuta nel Gas Dehydration come TEG Interchanger e Lean TEG Cooler e nel Gas Sweetening come Lean/Rich amine Interchanger
La peculiarità di avere il pacco di piastre di scambio all'interno del mantello consente di aumentare la potenzialità ad esempio di un Kettle reboiler sostituendo il tube bundle senza dover modificare le tubazioni
Ovviamente il punto debole risiede nella pulizia: un solo circuito infatti può essere pulito meccanicamente, mentre per l'altro si rende necessario una circolazione forzata con un liquido di lavaggio (CIP)
Il tipo di saldatura riveste un'importanza fondamentale per la resistenza alla corrosione ed alla fatica meccanica e termica; dall'iniziale saldatura TIG si sta passando a quella laser e al plasma
In conclusione lo scambiatore a piastre saldate sta lentamente erodendo la quota di mercato del fascio tubiero nelle applicazioni industriali in virtù delle ridotte dimensioni di ingombro e dell'elevata efficienza.
Prima di selezionarlo bisogna avere precise informazioni sulla natura del fluido da trattare (in alternativa al piastre saldate tipo Bloc) ma le referenze di installazioni in tutti gli impianti del mondo fanno prevedere una sempre maggiore diffusione di questo "ibrido" di alto livello tecnologico.

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